Il valzer, una festa continua

Mentre il Museo del valzer a Vienna dedica una rassegna al 150° anniversario del brano dedicato da Strauss al “Bel Danubio blu”, il celeberrimo ballo in tre tempi partito dall'Austria alla conquista del mondo conserva intatto il suo fascino e continua ad evocare atmosfere festose. Oltre alla bellezza delle musiche e al ritmo orecchiabile, il grande successo del valzer nell'800 era legato al fatto che per la prima volta la coppia di ballerini danzava abbracciata

 

di Livia Rocco

 

 

 

Il centocinquantesimo anniversario del brano musicale simbolo del valzer, “Sul bel Danubio blu” di Johann Strauss, è una buona occasione per riavvicinarsi a questo ballo intramontabile, che sa sempre di festa e di storia. Fino alla fine del 2017, chi vuole rinfrescarsi la memoria e immergersi fino in fondo nelle atmosfere tipicamente viennesi, può riascoltare in tutta tranquillità i brani musicali composti dalla 'dinastia Strauss' presso il Museo del valzer della capitale austriaca, che dedica al ballo simbolo della città documenti, immagini storiche e una rassegna che illustra i retroscena della nascita del Valzer del Danubio.

 

Da Vienna alla conquista del mondo

 

L’ origine del valzer  viene fatta risalire ad alcune danze  popolari  della Germania meridionale, e in particolare, secondo alcuni studiosi, al Ländler, ballo di coppia tipico dell'Austria, delle regioni meridionali tedesche e della Svizzera tedesca della fine del 1700.

Ma musica e movenze furono presto nobilitate dai tanti artisti -  a parte il ruolo unico giocato dalla famiglia Strauss – che si cimentarono nello  scrivere valzer, da  Beethoven a Braahms, Chopin, Ravel, Schubert, Schumann, e naturalmente Lanner, l'iniziatore. Joseph Lanner è considerato uno dei padri fondatori del valzer viennese, che questo compositore e direttore d'orchestra austriaco portò a livelli di dignità mai raggiunti fino a quel momento; con lui il valzer smise di essere una semplice danza contadina e fece il suo ingresso nell'alta società, sia come musica da ballo, sia come musica da concerti. Joseph Lanner è altrettanto famoso per l'amicizia (poi diventata rivalità) che lo legò ad un altro padre del valzer e grande compositore del suo tempo, Johann Strauss padre.

Criticato all'inizio dai moralisti per il contatto fisico tra i due partner, con l'aprirsi  del 1800 e un nuovo assetto politico internazionale il valzer  arriva pian piano  alla Corte imperiale, la passione si diffonde  velocemente e in città  si moltiplicano  le sale da ballo e le occasioni per danzare. Con la morte di Lanner, Strauss  padre e dopo la sua morte il figlio Johann ereditano e portano al massimo lo slancio e la creatività musicale; a Strauss figlio si devono  ben 200 valzer.

Diffuso inizialmente in Austria e nel sud della Germania, il valzer conquistò  ben presto gran parte dell'Europa: dalla Francia (dove fu introdotto da Maria Antonietta) alla Russia, dall'Italia all'Inghilterra, diventando una danza internazionale. Il successo fu dovuto non solo al carattere fluente e orecchiabile della musica dal tipico ritmo ternario, ma anche al fatto che per la prima volta la coppia di ballerini danzava abbracciata.

In seguito il valzer viennese, soprattutto con Johann Strauss figlio, conservò un andamento veloce e spigliato, mentre in Francia la nuova danza toccò la massima popolarità all'interno del genere operettistico, acquistando un carattere più languido e sentimentale. In Inghilterra alla fine del XIX secolo si affermò il valzer lento. Non dimentichiamo, poi, il tipico valzer romagnolo, in voga ancora oggi nelle balere, e la variante argentina del tango vals.

 

I luoghi del valzer viennese, della 'dinastia' Strauss e dell'impero asburgico

 

Vienna è una delle città del mondo in cui si balla di più: il valzer, naturalmente! Gli eventi musicali si susseguono in tutte le stagioni, a cominciare dal celeberrimo Concerto di Capodanno dell’Orchestra Filarmonica di Vienna, tradizionalmente seguito in diretta televisiva da tutto il mondo. E naturalmente ogni nuovo anno comincia con le note del ‘Bel Danubio blu’, inno non ufficiale di Vienna, insieme ai rintocchi della grande campana del Duomo di Santo Stefano, nel cuore della città.

A conferma del fortissimo legame tra Vienna, Strauss e il valzer, il Museo della Dinastia di Johann Strauss è il primo ad approfondire la storia e l’opera dell’intera famiglia Strauss: Johann Strauss padre, il Re del Valzer Johann Strauss figlio (1825-1899) e i suoi fratelli Josef ed Eduard Strauss. Gli Strauss conquistarono il mondo con le loro composizioni musicali (più di 1.500), che ancora oggi rappresentano nel modo migliore la musica viennese: da “Il bel Danubio blu” al “Valzer dell’Imperatore”, dal “Pipistrello” alla “Marcia di Radetzky”.

Il Valzer del Danubio fu scritto nella casa di Praterstrasse 54, dove Johann Strauss figlio alloggiò nel 1867; qui si può visitare l’appartamento del “Re del valzer” e della sua famiglia. Oltre ai mobili e agli strumenti originali, sono esposti oggetti di uso quotidiano che appartenevano al grande musicista, nonché ritratti, fotografie e documenti che permettono di avvicinarsi alla vita e all’opera del grande compositore e di tutta la famiglia Strauss.

Vienna  ospita anche un famoso  monumento dedicato a Johann Strauss: la statua dorata nei giardini dello Stadtpark. La tomba del 're del valzer' si trova invece  al Cimitero centrale di Vienna, a pochi passi da quelle di Beethoven, Schubert, Brahms e Strauss padre.

Ma vedere Vienna significa anche immergersi nelle testimonianze storiche della potenza dell’impero asburgico. Da non perdere il centro storico patrimonio Unesco, il duomo di Santo Stefano, l’imponente Palazzo Imperiale (Hofburg), la Cripta dei Cappuccini con le tombe dei regnanti, il lussuoso castello di Schönbrunn con i suoi giardini, e per i più curiosi le tante archittetture d’avanguardia.

E forse non tutti ricordano che Vienna è l’unica capitale del mondo dove si coltivano le viti; per questo, dopo aver visitato i monumenti, le strade e le piazze del centro, è consigliabile una passeggiata in tram nel quartiere romantico di Grinzing, con i suoi tipici ‘heurigen’, le osterie dove si beve il vino nuovo della stagione. Qui si può trascorrere una piacevole serata estiva con il sottofondo musicale dei cosiddetti Schrammeln, gruppi di quattro suonatori, perchè a Vienna la musica non manca mai!

 

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