DANCING WITH HEALTH, LA DANZA COME TERAPIA

 

Dancing with Health. Ovvero come migliorare ballando la qualità di vita di pazienti con tumore al seno. Questo il nome -e l’obiettivo- del progetto, proposto da IncontraDonna Onlus e coordinato dall’Università degli Studi di Roma “Foro Italico” che vede come trainer europei Carolyn Smith e Samuel Peron, maestri di ballo e volti noti della televisione , e  ideatori  di un protocollo di danza ad hoc. A loro infatti il compito di insegnare il nuovo metodo a ballerini professionisti ed esperti di Scienze Motorie selezionati nei 5 paesi partecipanti

 

La danza come terapia, come appoggio psicologico, di conforto e di sostegno durante il percorso di cura del tumore al seno, con positivi effetti sull'ansia e depressione della paziente,  sulla sensazione della  sua femminilità perduta.Obiettivo aiutarla a riconquistare     una nuova armonia ed equilibrio. E' questa l'anima del progetto a respiro europeo , che mostra due  volti, quello emotivo e quello scientifico,   Dancing with Health, presentato l'8 giugno scorso  presso la Sala Rossa del Polo Natatorio del Foro Italico alla presenza del Rettore Prof. Fabio Pigozzi, della Prof.ssa Adriana Bonifacino, Presidente di IncontraDonna Onlus e del responsabile del progetto, Prof. Attilio Paris, insieme a Carolyn Smith e Samuel Peron, maestri di ballo e volti noti della televisione  ( Ballando con le stelle) , e ideatori di un protocollo di danza ad hoc, in veste di trainer europei. A loro infatti il compito di insegnare il nuovo metodo a ballerini professionisti ed esperti di Scienze Motorie selezionati nei cinque  paesi partecipanti, ovvero Italia, Bulgaria, Lituania, Paesi Bassi e Regno Unito. Il progetto, che intende evidenziare il ruolo di recupero psico-fisiche del’attività motoria, in questo caso un particolare protocollo di danza, su pazienti operate di tumore al seno,   è co-finanziato dal programma ERASMUS + SPORT dell'Unione Europea, promosso da un partenariato di 3 organizzazioni italiane (l’Università “Foro Italico”, IncontraDonna Onlus, no profit dedicata alla prevenzione del tumore al seno, e Associazione ISES - no profit per lo scambio di buone pratiche a livello europeo).


L'esperienza oncologica di Carolyn Smith, che si è trasformata in un impegno sociale a favore di tutte le donne colpite,  ha contribuito moltissimo  alla realizzazione di questo progetto che ha dietro di sè un grande lavoro. "Ho sperimentato su me stessa il valore  di un percorso di danza  per combattere e affrontare  la  patologia al seno- le sue parole. " Come donna e come paziente conosco bene l’importanza di questa attività sia dal punto di vista fisico che psicologico. Il tumore del seno è una neoplasia che va affrontata con determinazione, forza di volontà e con l’aiuto di medici, ma anche di amici, familiari, collettività. Poter seguire un percorso come questo consente alle malate di guadagnare  in benessere, serenità, voglia di vivere. E devo ringraziare anche il fatto di essere stata seguita dalla dottoressa  Bonifacino , Presidente di IncontraDonna Onlus. Sono quindi davvero  entusiasta di poter partecipare al progetto.  Io sono molto social ,molto trasparente , nel corso della malattia e terapia ho incontrato e parlato con molte donne e ho capito che tante si vergognavano della loro condizione  e non ne volevano parlare. Invece bisogna  dare voce  e trovare soluzioni e supporto per superare il brutto momento". Partner di Carolyn in questa operazione  Samuel   Peron che ha sempre riconosciuto nella danza una funzione sociale, e oggi terapeutica. " Mi sono laureato  in Scienze Motorie con una tesi di laurea  dedicata alla  funzione sociale del ballo focalizzando l'attenzione sulla fascia dei giovani(17-20  anni) -ha raccontato. "Poi ho avuto tra i miei allievi donne colpite da questo tumore e  in  occasione della malattia di  Carolyn, che conosco da sempre ed è stata anche mia insegnante, ci siamo confrontati su questo tema e abbiamo cominciato a lavorare allo sviluppo di questo progetto che coinvolgerà le pazienti che aderiranno al primo test con un protocollo che contempla i balli latino americani ".

"E' molto importante che grazie al movimento - ha sottolineato  il Rettore Prof. Fabio Pigozzi si possa contribuire a un allungamento della vita e soprattutto di una qualità di vita eccellente fino all'ultimo giorno". Sono molti anni che studiamo gli effetti positivi dell’attività fisica in questa tipologia di pazienti - le parole del Professor Attilio Parisi, ordinario di Metodi e Didattiche delle Attività Motorie presso l’Università degli Studi di Roma “Foro Italico” e responsabile del progetto- e per questo è stato facile capire il desiderio di Carolyn Smith di mettere al servizio di altre donne, con la sua stessa patologia, il percorso di danza che tanto l’ha supportata nel combatterla ".

"Una grande emozione e una grande vittoria  essere qui a presentare questo progetto che unisce sia l'aspetto emotivo che quello scientifico. Secondo ultimi studi, infatti, la danza muove cellule  che che vanno a contrastare  il tumore - ha detto la professoressa Adriana Bonifacino, responsabile della Unità di Senologia dell’A.O.U Sant’Andrea Sapienza Roma e Presidente di IncontraDonna. "Si tratta di  ’ un’attività studiata per favorire il miglioramento della condizione psico-fisica di donne che hanno necessità di riprendere fiducia nel proprio corpo, recuperare autostima e consapevolezza della propria femminilità”.

Come funziona

Nelle giornate dell’8-9-10 giugno all’Università “Foro Italico” ,sotto la guida esperta dei  trainer Carlolyn e Samuel, ha preso il via  la  formazione  dei candidati appartenenti ai cinque paesi partecipanti, tre per ciascun paese, due ballerini e un esperto in Scienze Motorie, molti dei quali presenti in sala conferenze. Una volta rientrati nei propri paesi di appartenenza, i neo-trainer avranno due compiti fondamentali: formare a cascata altri istruttori per consentire quanto più possibile la diffusione dei principi base di Dancing with Health e, soprattutto, offrire a un gruppo di 12 donne con storia di tumore al seno le lezioni di danza ideate da Carolyn Smith e Samuel Peron. Il tutto nel corso di 32 sedute, distribuite nell’arco di quattro mesi, direttamente nei 5 Paesi coinvolti, reclutando al momento donne nella fascia di età dai  30 ai 65 anni. Da gennaio 2019 inizierà il lavoro con le pazienti.  Per partecipare non è necessario saper ballare o aver frequentato scuole di danza. Scopo di questo progetto pilota è la valorizzazione della danza come strumento di allenamento fisico, ma anche artistico e di consapevolezza psichica.  Per eventuali candidature Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.


Questi i primi passi del progetto, che mira a raggiungere, nei prossimi due anni e mezzo, un pubblico quanto più ampio possibile, grazie anche alla condivisione dei risultati. Ruolo fondamentale dell’Università è infatti la raccolta di dati utili a validare gli effetti psico-fisici del ballo sullo stato di salute delle pazienti, da diffondere grazie a seminari, conferenze e un sito web dedicato. Nel 2017, in Italia, 51mila donne sono state colpite da un tumore del seno, una neoplasia in aumento ma che registra una sopravvivenza a cinque anni dell’87%: diagnosi precoce e nuove terapie, infatti, hanno permesso di registrare questi successi e garantire un’ottima qualità di vita. “Basta parlare di male incurabile – ha concluso  la prof. Bonifacino -molto resta ancora da fare ,ma oggi riusciamo a rendere croniche la gran parte delle neoplasie mammarie, un risultato insperato solo fino a pochi anni fa. Non dobbiamo allentare la presa ma  perseverare nel diffondere il giusto messaggio: come da tempo propone IncontraDonna, affinché a tutte le pazienti vengano garantite le migliori terapie, concentrandoci sulla prevenzione primaria, cioè correggendo gli stili di vita in tutte le età. Resilienza è la parola d'ordine”.


Dancing with Health si inserisce a pieno titolo nell’ambito della cosiddetta Terza Missione dell’Università, attività che tutti gli Atenei, italiani e stranieri, sono chiamate oggi a svolgere. In una sorta di innovativo dialogo con la società, la Terza Missione mira infatti al public engagement e cioè alla condivisione con il pubblico dei benefici dell'istruzione superiore e della ricerca.Il patrocinio di Fondazione AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) è l’ulteriore gratificazione per un progetto di validità scientifica e di supporto al paziente oncologico: per fondazione Aiom è intervenuto il Prof. Antonio Russo.

 

Per approfondimenti sul progetto consultare il sito https://www.dancing-health.eu/

www.incontradonna.it

articolo correlato B&V 2018 http://www.ballareviaggiando.it/protagonisti/2336-la-q-danza-q-di-carolyn.html

 

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