Inaugurato il Nervi Festival Ballet. Dal 28 giugno al 27 luglio

Con un omaggio alla tradizione più antica e uno sguardo al futuro della danza, si  è inaugurato sabato 28 giugno alle ore 20.00 al Teatro Carlo Felice di Genova l’edizione 2025 del nuovo Nervi International Ballet Festival, realizzato dalla Fondazione Teatro Carlo Felice con la responsabilità artistica di Jacopo Bellussi. Una edizione 2025 che intreccia paesaggio, memoria e gesto coreografico.

Prima compagnia ospite della rassegna a salire sul palcoscenico genovese è stata la Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala con un classico balletto di repertorio, La fille mal gardée, proposto in una nuova versione del 2023 firmata da Frédéric Olivieri – direttore del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala e del Dipartimento Danza della Scuola scaligera – sulla musica di Peter Ludwig Hertel.

Si è  trattato di un appuntamento dal forte valore simbolico: l’apertura del Festival è infatti affidata alle promesse della danza italiana, oltre sessanta giovanissimi allievi tra il 2° e 8° corso, impegnati in uno dei titoli più antichi della storia del balletto, ripensato per valorizzare tanto la preparazione tecnica quanto soprattutto le capacità attoriali dei giovani interpreti. Nei ruoli principali Laura Farina (Lise), Francesco Della Valle (Colas), Giovanni Bellucci (Alain), Andrea Cipolla (Il padre di Alain) e Gisèle Odile Ghidoli (M.me Simone). L’allestimento, ideato appositamente per questa produzione dell’ensemble scaligero, si è avvalso  delle scene di Angelo Sala, dei costumi di Luisa Spinatelli rielaborati di Maria Chiara Donato e delle luci di Andrea Giretti.

Balletto tra i più longevi della storia, La fille mal gardée debuttò a Bordeaux nel 1789, pochi giorni prima della presa della Bastiglia. Fu poi ripreso, modificato e riorchestrato per tutto l’Ottocento fino alla versione musicale di Peter Ludwig Hertel (1864), oggi tra le più usate, come in questa occasione. La fille mal gardée è un piccolo gioiello teatrale, capace di coniugare divertimento, rigore classico e freschezza espressiva. «Ho dedicato molte ore allo sviluppo dei caratteri dei personaggi –  ha spiegato spiega Olivieri – Lise, la madre, Colas, Alain, il padre, i ragazzi devono imparare ad articolare bene il loro ruolo, il lavoro sulla pantomima è stato importantissimo in questo balletto, capire come tradurre le parole in gesti, le emozioni in movimento. La tecnica, i passi sono classici, nello stile che i ragazzi ben conoscono, apprendere come raccontare con il corpo in modo credibile, veritiero, è stato un approfondimento che penso sarà loro utile anche in futuro per affrontare i tanti ballets d’action del repertorio classico».

Il  Nervi International Ballet Festival, promosso dal Comune di Genova e realizzato dalla Fondazione Teatro Carlo Felice, prosegue. In caretellone  sette compagnie – tra cui le iconiche Ballet de l’Opéra de Paris, The Royal Ballet e Das Stuttgarter Ballett –  che daranno vita a undici serate di spettacolo tra i giardini fioriti di Nervi e il palco del Teatro Carlo Felice.  Il 4 e 5 luglio, il Ballet de l’Opéra de Paris presenta una selezione di Signature Pieces, che spaziano da creazioni di Robbins a quelle di Nureyev.

Il 12 e 13 luglio, il Royal Ballet celebra il suo storico coreografo Frederick Ashton. Il 19 e 20 luglio, il Balletto di Stoccarda torna dopo quarant’anni con il suo celebre Romeo e Giulietta di John Cranko. Al Teatro Carlo Felice si esibiranno anche il Ballett Kiel (9 luglio) con due coreografie contemporanee firmate Ivanenko e Inger, e il Lucia Lacarra Ballet (16 luglio) con Lost Letters, dedicato alla memoria e al destino.

Chiude il ciclo delle compagnie ospiti il Bayerisches Junior Ballett München, il 23 luglio, con Maestri Contemporanei, da Kylián a Gauthier. Gran finale il 27 luglio con il Gala Mario Porcile, omaggio al fondatore del Festival, che vedrà in scena étoile di compagnie di fama mondiale in brani simbolo della storia della danza.

 


Stampa  
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7/3/2001
crediti