Gli anni 60 con swing e divertimento nello spettacolo ‘Mille bolle blu’

Un’orchestra jazz,  una cantante di talento come Nicky Nicolai,  un sassofonista come Stefano Di Battista e un comico come Max Paiella: un insieme così insolito non poteva che creare un prodotto originale come lo spettacolo Mille Bolle Blu (nato da un’idea di Gino Castaldo con la regia di Elisabetta Rizzo), che al teatro Sala Umberto di Roma ha rivisitato i mitici anni sessanta senza cadere nella banalità o nella nostalgia

di Livia Rocco

Donatello...si è fermato qui....e non solo

Cantante, chitarrista, musicista, Donatello si è “fermato qui”: lo abbiamo incontrato ad Albinia per un concerto di piazza insieme a Giuliano dei Notturni . Musica, prigrizia e tanta voglia di cantare anche con i colleghi degli anni 60/70

di Elio Ippolito

Musica e parole : il grande rock di Shel Shapiro

Un lungo viaggio a ritroso nella musica, nella vita e nei sentimenti : è questo il filo rosso  del concerto  di Shel Shapiro e la sua band ( 2 chitarre, un basso,una batteria e musicista alle tastiere) nella  tappa romana  (Piazza Bella Piazza, Terme di Caracalla), del tour Hamburg 1963, che sta toccando varie città italiane. Come suggerisce il titolo stesso, Shel  torna indietro nel tempo ricordando  gli inizi della sua carriera e il suo arrivo, insieme ai suoi compagni musicisti, nella fredda Amburgo del 1963, “una città  che sembrava aver dimenticato di botto la guerra, il nazismo e la shoah, tra luci rosse e locali fumosi”.

Con ironia e arte teatrale, presentandosi sul palco con una valigia e giacca da viaggio, Shel racconta l’incontro con l’impresario del locale Top Ten, circondato da donnine allegre, che voleva essere certo del genere  della  loro musica, della loro abilità, del loro abbigliamento, della loro presenza scenica …alle 4 del mattino.  Ed è da qui che  prende il via la musica all’insegna del  rock che ha segnato l’anima di questo artista , londinese  ormai naturalizzato italiano, leader dei Rokes, autore di canzoni, produttore e scrittore (ultima sua opera “Io sono immortale”), rappresentante dei nostri anni  60, quelli  più veri e più dinamici, quando le nuove generazioni sognavano qualcosa  di diverso per il futuro.

E via alle note con il tributo di Shel al suo mito Chuk Berry, al quale ha dedicato “Rock & Roll Music”, e poi Elvis PresleyRay Charles,  Jerry Lee Lewis, il  gruppo The Drifters con  “Be my baby”,  e ancora  “Save last dance for me”, in italiano e in inglese, con interventi di Shel sull’incontro e incrocio della musica nera e bianca. E poi “la facile  e accattivante Pretty Woman",…..fino ad arrivare  quasi a sorpresa  ai brani più conosciuti (incisi con i Rokes), con stupendi  e nuovi arrangiamenti, scatenando nel folto  pubblico   prevalentemente  “sixty years old”  ma con qualche presenza green, cori di accompagnamento per un amarcod non  nostalgico  ma vigoroso:  “C’è una strana espressione nei tuoi occhi”, “E’ la pioggia che va”, “Bisogna saper perdere” (cantata quasi con rassegnazione e serenità)….in attesa di un auspicato brano futuro dal titolo “Sapremo anche vincere”(!). Con tanti ricordi  e aneddoti   del periodo italiano,  dei compagni di viaggio come Lucio Dalla, Luciana Turina e la sua splendida voce, il Cantagiro, con la “sconfitta “bruciante” dei Rokes e la vittoria dell’Equipe 84 e il Sanremo  (1967) che vide la morte di  Luigi Tenco.

E un messaggio dal  palco. “Per trovarci in queste condizioni sociali - ha detto infine Shel, un po’ santone e un po’ nemico  di tutti gli   “incantatori di serpenti”,    riferendosi alla precarietà dell’economia in Europa e dei politici - dobbiamo essere stati ciechi negli ultimi venti anni. Oggi dobbiamo ragionare con il nostro cuore e la nostra testa per difendere  il futuro dei nostri figli”.

Gran finale sulle note di “ Dancing in the street”.

Elio Ippolito

James King…e vai con il sound

Una voce potente, una chitarra protagonista, un’ondata di blues, di rock e di disco music. L’incontro, sul lago di Bolsena, con James King e la sua Alabama  Soul Band

di  Elio Ippolito

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