Una coreografia essenziale e semplice che ci riporta all’atmosfera delle nostre balere, un sabato sera qualsiasi, sedie che aspettano ballerini, uomini e donne che iniziano a entrare nel locale con la speranza di una bella serata in cui si possano mescolare gioia della danza, evasione, spensieratezza, ricerca di un incontro. Le donne appaiono civettuole, gli uomini si mostrano al meglio, e inizia il gioco degli sguardi, gli approcci, qualche coppia inizia a danzare, poi si rimescolano le carte, da una parte c’è delusione, rimpianto, dall’altra felicità almeno per una serata.
Tutto è questo è Ballades, spettacolo di danza della Compagnia Fabula Saltica, prodotto dall'Associazione Balletto “città di Rovigo” in collaborazione col Comune di Rovigo – Teatro Sociale, con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali – ArcoDanza Regione del Veneto, andato in scena il 3 e 4 marzo a Roma al Teatro Parioli, a conclusione della rassegna PARIOLI IN DANZA curata da Aurelio Gatti. Le coreografie sono di Claudio Ronda e le musiche originali, molto trascinanti – tra valzer, rock, ispirazioni sud americane e tango- sono di Paolo Zambelli e rappresentano l’orchestrina che,in questo adattamento, non si vede ma che accompagna tutte le azioni, e umori, dei personaggi.
Grande l’energia e l’armonia di gruppo messe in scena dai sette danzatori che con una impostazione moderna hanno danzato ed espresso nello stesso tempo grandi sentimenti accentuati dalla “ rudimentalità” della scena della balera “un piccolo mondo dove prendono vita attese e speranze, incontri e storie, passioni e delusioni”. “Entrare in una sala da ballo è come varcare la soglia di un microcosmo fatto di un concentrato di comportamenti quotidiani – afferma Claudio Ronda, coreografo della performance - un luogo dove si mescolano le passioni, gli amori più o meno eterni e gli intrighi più o meno piccoli che sull’onda incalzante della musica di un’orchestrina, al ritmo della danza, si esaltano e si amplificano. Un luogo magico dove per una sera si ha la possibilità di trasformarsi in protagonisti assoluti e mettere in scena il personaggio che di volta in volta si intende recitare.” Lo spettacolo è ispirato, dedicato, al film del regista, scomparso recentemente, Ettore Scola “ Ballando Ballando” del 1983, ambientato in una sala da ballo della periferia di Parigi, dove dal 1936 a oggi uomini e donne sole si incontrano..ed è proprio attraverso questa sala da ballo che passano 40 anni di storia francese.