Il Convention Bureau Italia ha presentato a Roma presso l'Enit i dati relativi al Wedding Tourism , settore che premia il nostro paese. Nel 2024 oltre 15mila le nozze di stranieri in Italia. Eventi in crescita del + 11%, quasi 1 miliardo di euro generato dal settore. In crescita anche i mercati di lungo raggio, dagli Usa al Giappone . Il ministro Santanchè: "Un settore che promuove il turismo e crea posti di lavoro". A Palermo la prossima edizione Italy for Wedding, dal 18 al 21 febbraio.
Il Wedding Tourism ha generato dati importanti, elaborati dal Centro Studi Turistici di Firenze per Italy For Weddings, su un campione di 896 imprenditori della filiera, diffusi da Convention Bureau Italia. Una panoramica che certifica come aumenti la volontà, da parte degli stranieri, di organizzare matrimoni unici nel loro genere grazie all’attrazione esercitata dal Made in Italy e dai prodotti locali.
“Sono dati – il commento della presidente di Convention Bureau Italia, Carlotta Ferrari – che evidenziano come il connubio tra paesaggi iconici, design italiano e cultura locale confermi l’Italia come una destinazione wedding insostituibile. Si tratta di un motivo d’orgoglio nazionale, perché la penisola si posiziona saldamente come leader mondiale del settore, grazie all’aura di qualità ed esclusività che è in grado di emanare. Il segmento continua quindi a crescere, al netto di una normalizzazione dei tassi rispetto agli anni precedenti, attestandosi come una delle principali leve turistiche del Paese. Un ringraziamento particolare va al Ministero del Turismo, per il supporto che sta garantendo all’intero settore”.
"L’Italia- ha detto il ministro del Turismo Santanchè nel suo intervento - con la sua ricca storia, i paesaggi mozzafiato e la cultura unica, continua a essere la meta preferita per coppie di tutto il mondo che desiderano celebrare da noi il giorno più importante della loro vita . Questa passione non solo valorizza le nostre bellezze artistiche e naturali, ma rappresenta anche un'opportunità significativa per l'economia locale, creando posti di lavoro e promuovendo il turismo nelle nostre splendide regioni. Sono dati che fra l’altro rafforzano le politiche di destagionalizzazione, perché si registrano dati in aumento anche fra ottobre e novembre. Continuiamo a lavorare in sinergia per favorire sempre di più la crescita e lo sviluppo di un settore così vitale per l’Italia”.
Per supportare il settore, in programma in Sicilia, Palermo, una tra le mete più richieste, dal 18 al 21 febbraio, la terza edizione di “Italy for weddings - The event”, organizzata da Italy for Weddings, la divisione wedding di Convention Bureau Italia. L’evento si pone come un hub internazionale per il settore, con la partecipazione di oltre 120 wedding planner dai mercati globali più strategici, 60 espositori italiani del settore wedding , B2B meeting, panel esclusivi e networking di alto livello. Location esclusive a Palermo, tra cui Villa Igiea, Hotel Des Palmes e Villa Tasca, saranno il palcoscenico di un’esperienza immersiva che unirà business, formazione e scoperta delle eccellenze del territorio. L’evento sarà un momento di confronto cruciale per il settore: verranno approfondite le nuove esigenze delle coppie internazionali, l’evoluzione della domanda per wedding planner altamente specializzati e le prospettive di crescita per il mercato del destination wedding italiano.
Crescono i matrimoni in Italia e gli invitati
Secondo l'indagine i matrimoni stranieri in Italia aumentano: +11% .Più nel dettaglio, si stima che nel 2024 i matrimoni delle coppie straniere celebrati in Italia siano stati oltre 15.100 con un aumento del +11,4% rispetto al 2023, mentre le persone coinvolte sono state circa 960 mila. Il rito prevalente è quello civile (22,5%), seguito da quello religioso (13,5%), mentre ammonta al 64% la quota dei matrimoni “simbolici”.
Tra le destinazioni preferite, spicca il Centro Italia (31,3%), mentre le regioni del Sud e le Isole hanno intercettato il 29,3% della domanda. In terza posizione, per volume di eventi organizzati, l’area del Nord Ovest (22,9%), seguita dal Nord Est (16,5%). Il periodo estivo si conferma quello principale per gli eventi: tra maggio-giugno e luglio si concentra il picco delle richieste (oltre il 50%), ma nel frattempo cresce la fascia ottobre-novembre, con picchi fino al 22,4%. Una dinamica che mostra come il settore del wedding tourism abbracci sostanzialmente tutto l’anno.
Un altro dato positivo è la crescita del numero di invitati superiore a 100 unità. Le celebrazioni con un massimo di 30 partecipanti passano al 10,4% del totale. Stabili le segnalazioni per gli eventi con 31-50 partecipanti, mentre le cerimonie con un numero di invitati tra 51 e 100 si attestano al 56,1%. La spesa media per l'evento cresce del 4,2% e il servizio di catering resta la voce più elevata (36%).
I mercati
Usa rimane il primo Paese per richieste, confermandosi il principale mercato di riferimento del settore (30,4%). A seguire la domanda delle coppie britanniche (20,7%) e tedesche (8,7%). Complessivamente la quota di mercato dei Paesi Europei è salita al 53%, un punto in più rispetto al 2023. In questa dinamica si evidenzia una crescita dei mercati di lungo raggio, in particolare da parte di Cina, Russia, Giappone ed Emirati Arabi. E' quindi in corso un’espansione che può attrarre nuovi investitori e operatori internazionali in Italia.
Il ruolo del Wedding Planner. Il format dell'evento e location
Ci si affida sempre più ai wedding planner . Nel 2024 è infatti aumentata la quota dei matrimoni organizzati con l’intervento di wedding planner (dal 44,2% al 46,3%). Un dato che rafforza l’importanza della loro presenza a “Italy for Weddings - The Event” e il valore del loro contributo al settore.
Quali le tendenze nel disegnare l'evento? La richiesta principale delle coppie straniere va nella direzione degli Small o Intimate wedding (25,2%), seguiti dalla wedding week (19,8%) e dal green wedding (12,9%), mentre tengono bene i matrimoni in vigna (12,3%) e il rinnovo delle promesse (5,4%). Vincenti per la festa di nozze le ville (23,9%), che rimangono sul gradino più alto del podio, seguite da residenze storiche (13,8%), borghi (12,4%) e castelli (11,9%).
Se gli obiettivi 2024 sono ampiamente confermati, le stime 2025 sono altrettanto positive. Gli indicatori guardano a un aumento ulteriore degli eventi, a una crescita delle richieste dai mercati lungo raggio e a una maggiore richiesta di personalizzazione.