La prima puntata di “Ballando con le stelle” (sabato in prima serata su Raiuno), ha consegnato alla storia della televisione un rito ormai consolidato: quello della giuria ‘cattiva’.
Uso volutamente questo termine al posto di quello – meno indigesto – di ‘severa’, aggettivo che gli stessi giurati si sono attribuiti….Eh no, cari giurati! Ormai si vede che gongolate un po’ troppo nel vostro ruolo! In altre parole vi siete montati la testa e risultate sempre meno simpatici. Avete un bel dire che all’inizio bisogna essere duri per poi diventare man mano più teneri e premiare i progressi: d’accordo, ma dare zero o tre come voto non è carino. Certo, tutti hanno visto spiccare le prove, per esempio, di Lucrezia Lante della Rovere e di Sergio Assisi, ma l’impegno ce l’hanno messo tutti, indipendentemente dalla molla che li ha spinti a partecipare alla trasmissione: pubblicità (traino per futuri ingaggi), sete di successo, esibizionismo, sfida, competitività, divertimento?
Anche il giochetto di fare prima complimenti e poi stroncare il concorrente con un voto orrendo è ormai prevedibile; forse si può concedere solo alla presidente di giuria Carolyn Smith, che è l’unica esperta e che in questo ha sempre avuto una sua assurda coerenza. Non condivido l’atteggiamento di Zazzeroni, che come ex concorrente avrebbe dovuto essere decisamente più modesto, e quello di Mariotto, che voleva a tutti i costi essere il più perfido. Si sa, il potere fa brutti scherzi, in qualsiasi situazione! A proposito, ma cambiare i giurati come si faceva nelle prime edizioni?
C’è anche un altro elemento da sottolineare: i voti della giuria, almeno nella prima manche, sono stati un po’ troppo omologati. Ci sarebbe piaciuto vedere più divergenze tra i giurati, o magari qualche sopresa, altrimenti dov’è il bello della diretta?
Sulla durata del programma apriamo il confronto con i nostri lettori: quanti sono riusciti a seguirlo fino alla fine?
Livia Rocco