Il Fado, genere musicale popolare nato sulle strade di Lisbona negli anni ’20 dell’Ottocento, è entrato a far parte, a fine 2011 del Patrimonio Culturale Immateriale dell’UNESCO.
Questa nomina premia lo sforzo congiunto di tutte le istituzioni portoghesi, con archivi e musei che hanno permesso la conservazione della storia del Fado negli ultimi due secoli. La candidatura è stata supportata da tutti i centri culturali di tradizione "fadista" e dalle associazioni professionali che rappresentano i musicisti, gli autori e gli editori relativi al Fado, oltre che da decine di singole figure chiave. Notevole anche l’impegno dei ricercatori dentro e fuori le università, che si sono occupati di compilare le registrazioni storiche, preparare le ristampe, organizzare antologie di brani, testi e iconografie. Ci sono due generi diversi, il Fado di Lisbona, più conosciuto, e il Fado di Coimbra, nella regione centro Portogallo, più particolare e cantato da uomini.
Il Fado è strettamente legato alla storia della cultura portoghese e va ricordato che ai suoi inizi era una danza, il cui ritmo sembra sia giunto a Lisbona dal Brasile ai primi dell'ottocento nei locali malfamati per passare nei salotti borghesi agli inizi del novecento. Celebre rappresentante del Fado è stata Amalia Rodriguez ,e sua attuale erede è Ana Moura, recentemente in tour in Italia.
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