Dipinti dotati di corde musicali che li rendono degli ibridi tra un’arpa, un setâr (strumento persiano simile al tamburo), un quadro e un graffito. Colori che richiamano fortemente alla terra d’origine dell'artista: Esfahan, antica città dell’impero persiano, nell’Iran centrale, definita proprio per la sua posizione “la metà del mondo”.Una esperienza sensoriale ed emotiva. Sono queste le note originali della mostra “Pittura sonora” dell’artista iraniano Pejman Tadayon, che sarà allestita fino al 15 dicembre 2015 presso lo spazio espositivo di Palazzo Velli a Roma, con inaugurazione l'11 dicembre.