Opa Opa per scoprire la Grecia a passo di danza

Al via ad ottobre i corsi annuali 2017-18 per scoprire la Grecia…a passi di danza! La scuola Opa Opa ripropone i suoi corsi di danze tradizionali – suddivisi in tre livelli – a partire dal prossimo 3 ottobre.

Il corso è rivolto a tutti coloro che vogliono avvicinarsi al mondo delle danze popolari elleniche e prevede un percorso itinerante e danzante che tocca sia le isole dell’Egeo che le regioni della Grecia continentale. Verranno insegnate sia danze appartenenti al genere dimotiká (di carattere rurale-contadino) che rebétika (di tipo urbano). Lo scopo è di far conoscere le danze greche inserendole in un contesto più ampio fatto di narrazioni storico-mitologiche, di tradizioni trasmesse e rivisitate nei secoli.

Il corso principianti è rivolto a tutti coloro che vogliono avvicinarsi al mondo delle danze popolari elleniche. Nel corso dell’anno verranno insegnate circa 6 danze.

Il corso intermedi è rivolto agli allievi con almeno un anno di esperienza.

Il corso avanzati è rivolto agli allievi con almeno due anni di esperienza ed un buon livello di conoscenza delle danze popolari elleniche.

Durante il corso è prevista la proiezione di documentari e filmati di feste ed eventi tradizionali, la distribuzione dei brani musicali e dei testi di canti relativi alle danze nonché la preparazione di una rappresentazione delle danze apprese durante l’anno.

Questo il programma 2017-18:

Corso principianti: mercoledì dalle 19 alle 20.30
Corso intermedi: martedì dalle 19 alle 20.30
Corso avanzati: martedì dalle 20.30 alle 22

Inizio:

martedì 3 ottobre (intermedi e avanzati)

mercoledì 4 ottobre (principianti)

Lezione di prova gratuita per il corso principianti

Presso Domus Città Giardino
Viale Adriatico 20 (zona Montesacro) – Roma

Info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – 333.8972392

 

Pagina fb: Opa Opa Danze Greche

http://opaopa.myblog.it

 

LI UCCI FESTIVAL ....NUMERO 7

A Cutrofiano, provincia di Lecce,  torna  dal 10 al 16 settembre la settima edizione  del “ Li Ucci festival”,nato da un’idea di Anonio Melegari, direttore artistico , per ricordare   i cantori de " Li Ucci", lo storico gruppo salentino custode degli "stornelli", dei canti d'amore e di lavoro, spesso improvvisati al ritmo del tamburello- Oggi  il festival è un contenitore   a 360 gradi che raccoglie musica, danza, arte, gastronomia  invitando alla scoperta e conoscenza del territorio, occasione imperdibile  per tutti, residenti e turisti. Ballareviaggiando.it web partner

 

Territorio, arte, musica, danza, tradizione, innovazione e sperimentazione. Dal 10 al 16 Settembre a CUTROFIANO (LE) ritorna con la sua settima Edizione “Li Ucci Festival”: uno dei più impotanti festival di musica popolre e  un contenitore di eventi a 360°, nato da un’idea di Antonio Melegari, direttore artistico, che negli anni  ha ssunto dimensioni sempre più importnti  e che da   “  una piccola finestra sulla musica è stata trasformata in una porta spalancata su tante realtà artistiche, dalla musica alla fotografia, dalla pittura alla gastronomia, dalla danza alla poesia”.  Un evento radicato  nel territorio di Cutrofiano  che dà vita  a  numerose iniziative  che interessano diversi luoghi del paese per renderlo vivo ed accogliente, per gli artisti, per i cittadini stessi e per i turisti.  Con Li Ucci Festival si dà  infatti spazio anche alla scoperta dei dintorni  con il Bike Tour organizzato il primo giorno (Domenica 10 Settembre Mattina) con soste durante il percorso der “Assaggiucci” all’interno di masserie e luoghi che producono prodotti a Km0.  IL festival, che ogni anno raccoglie nomi importanti della tradizione musicale salntina,  è nato per ricordare   i cantori de " Li Ucci", lo storico gruppo salentino custode degli "stornelli", dei canti d'amore e di lavoro, spesso improvvisati al ritmo del tamburello, e anche un’intera generazione di cantori capaci di tramandare il patrimonio popolare salentino. IL programma sta prendendo corpo piano piano, mancanno solo alcuni dettagli , e si presenta molto ricco come nelle pssate edizionei.

Si comincia la domenica 10: dopo il Bike toru del mattino, alla sera   verrà presentato un importante lavoro di ricerca e poi spazio alla musica che parte dalla tradizione fino ad arrivare all’innovazione in Villa Santa Barbara.   Lunedì 11 Settembre, spazio   alle Arti Visive, con l’ inaugurazione de “Li Ucci Tra Musica e Colore” dove artisti e pittori hanno donato la loro arte realizzando sui Piatti di Terracotta grezzi vere e proprie opere di qualità. Il tema della sezione Arti Visive è “i colori della terra” e se nel 2016 il colore scelto era il Rosso Salentino, in questa settima edizione (2017) sarà il Verde Salentino. Una collezione di circa 400 opere in terracotta pronte ad essere esposte nella settimana de Li Ucci Festival all’interno dell’ex mercato coperto, diventato poi Laboratorio Urbano “Sottomondo” (Bollenti Spiriti). Martedì 12 Settembre invece sarà la volta dell’estemporanea di Pittura di Comunità e quindi tutti gli artisti o visitatori che amano dipingere o disegnare potranno avvicinarsi e prendere il pennello su una tela di 3 metri di lunghezza per 2 metri di altezza. L’obiettivo è quello di realizzare un’unica opera a più mani. La serata continuerà con una Ronda Spontanea per ripercorrere e riprendere quelle che erano le serate tra amici, e quindi dove non c’era il palco ma un cerchio dove tutti suonavano o ascoltavano, e all’interno si ballava e magari si sorseggiava un po’ di vino rosso. Mercoledì 13 Settembre è la volta della lingua grika, una serata dedicata al griko e alle sue “creature”, una riflessione sul griko, con uno spettacolo musicale che omaggia interamente questa fantastica lingua, il tutto si svolgerà nell’atrio del Palazzo Ducale.

Giovedì 14 Settembre ritorna “La Chiazza Ca Sona e Ca Vive” in Piazza Cavallotti : il centro storico prenderà vita   grazie ad un concerto di musica popolare salentina al quale si accosterà il secondo classificato del Premio Folk e World Nazionale 2017, che ha chiuso le iscrizioni lo scorso 21 giugno.  Venerdì 15 Settembre invece Li Ucci Festival si sposta all’interno della Masseria L’Astore, dove è    presente un Frantoio Ipogeo del 700. Dalle ore 20:00 alle ore 22:00 sarà possibile visitare il Frantoio e sarà messa a disposizione ai presenti una guida che illustrerà la struttura e la sua storia. Alle ore 22:00 poi spazio alla cultura, alla riflessione e alla musica nello stesso tempo. Alle ore 23:30 e fino a tarda serata un gruppo di Pizzica Pizzica locale  saprà concludere la serata accompagnata da Buon Vino e Prodotti Enogastronomici ma soprattutto preparerà il pubblico a quella che sarà poi la serata conclusiva del festival. Sabato 16 Settembre il “Concerto-Evento alla Rimesa”  con Li Ucci Orkestra, una band   , . allargata di oltre 20   emusicisti nti uniti dalla voglia  di costruire in note e in musica gli insegnamenti e la tradizione lasciata dai cantori salentiniche ospiterà le Voci più rappresentative del territorio. ....Saranno eseguiti i brani più importanti della musica salentina, ma soprattutto sarà possibile ascoltare quelli che spesso non si ascoltano sui palchi. Il Concerto-Evento, sarà aperto dal gruppo Vincitore del Premio Folk & World Nazionale. Organizzazione SudEthnic.

Ballareviaggiando.it  web partner

Info e Contatti:

3776954833

www.liuccifestival.it

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mail sudethniv

A CUTROFIANO, TORNA LI UCCI FESTIVAL. ARTE, MUSICA E DANZA....

A Cutrofiano, provincia di Lecce, torna dal 10 al 16 settembre la 7^edizione del “ Li Ucci Festival”, evento promosso dall’Ass.ne Cult. Sud Ethnic in collaborazione con il Comune di Cutrofiano ed una serie di partner pubblici e privati che patrocinano l’iniziativa. Nasce da un’idea di Antonio Melegari (direttore artistico), che coinvolgendo l’intero gruppo dell’ass.ne cult. Sud Ethnic, vuole ricordare i cantori de " Li Ucci", lo storico gruppo salentino di Cutrofiano, ma anche tutti i cantori e musicisti che hanno fatto si che questa magica tradizione continuasse. Oggi il festival, sotto il segno della tradizione, innovazione e sperimentazione,  è un contenitore a 360 gradi che raccoglie musica, danza, arte, gastronomia, invitando alla scoperta e conoscenza del territorio, occasione imperdibile per tutti, residenti e turisti. (Ballareviaggiando.it web partner)

LE TERRE DEL CRATERE SI DIFENDONO CON LA MUSICA

Con  "BALLO! La Saltarella, La nostra terra  che balla" , Parco della Musica, Roma, la notte di San Pietro e Paolo (29 giugno)  si è sciolta tra suoni, colori, racconti passi di danza e sentimenti , ricordando le terre dell'Alta Sabina,   la sua cultura musicale, la sua tradizione di poesia in ottava rima ,i suoi strumenti antichi come le ciaramelle, la sua espressione di danza, la Saltarella ,   e soprattutto le sue ferite dopo il terremoto e la voglia di ricominciare “stando insieme e facendo comunità- come afferma abbracciato al suo organetto Ambrogio Sparagna , direttore artistico della performance giunta alla sua ottava edizione, che rilancia   il suo invito a danzare e suonare  tenendo le mani ferme su un patrimonio che può sfuggire e perdersi.Ballareviaggiando.it web partner dell'evento

di Ester Ippolito

LE TERRE DEL CRATERE SI DIFENDONO CON LA MUSICA

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SOMMARIO

CON BALLO! La Saltarella, La nostra terr CHE BALLA, Parco della Musica, Roma, la notte di San Pietro e Paolo si è sciolta tra suoni, colori,racconti passi di danza e sentimenti , ricordando le terre dell'Alta Sabina, , la sua cultura musicale,la su tradizione di poesia in ottava rima ,isuoi strumentoi ancitchi come la ciaramelle, la sua danza la saltarella ,che strizza l’occhio al limitrofo Abruzzo, e soèrattutto le sue ferite dopo il terremoto e la voglia di ricominciare “stando insieme e facendo comunità- come afferma anbbracciato al suo organetto Ambrogio Sparagna , direttore artiostico della performance giunta alla su ottava edizone, e che rilancia dunque il suo invito a danzare e suonare musiche antiche, tenendo le mani ferme syu un patromonio che può sfuggire e perdersi. Con lèenergia musicale dell’OPI, le vibrazioni del Coro i danzatori coordinati da Francesca Trenta “ compagna di viaggio “ del maestro Spoaragna e che “ sa tradurre in movimnto emeozioni e semntimenti e simbolismi”,la passione di molti ospiti venuti da Amatrice, Borbona e dintorni, anche qiest’anno si è svolto il rito di Ballo! , atteso da un publivo fedele e da nuovi spettatpori , in omaggio a queste terre feriote dove si vuole ricomnciare , appogiandosi gli uni gli altri, ricreando moment di festa, ricordando il trempore della terra, il tempo che passa, la voglia di stare insieme . “L'obiettivo dello spattacolo, e di tutto il percorso che eguirà con la realizzazione di un progetto che tra laboratori e altri momenti di spattacolo tra Roma e iluoghi dell’Alta Sabina tra Amatrice, Borbona e Accumuli, ci accompagnerà fino ai primi del 2017, è quello di recuperare e mettere in scena un ricco patrimonio musicale e di danza , e tutti insieme tracciare la strada della rinascita-le parole di Spargna . ED ecco che da parte sua c’è stato uno stdio rigososo delle risprse cuolturali della zona, erielabiorando molti brani tradizionali, ipsirandosi alle ricecrhe dell’area di Eugenio e Alberto Cirese . E ppoi la poesia della danza e tradizionale e del teatro di Danza di Francesca Trenta e del suo gruppo di Danzayrori, nocciolo duro I Passi della Tradizione più altri elementi di scuole che percorrono gli stessi progetti culturaòli, che animato lo spazio scenio con quadro richi di sntimenti ed empzionie di unione, anche con sfumature di tango, di aria di festa con piziche travolgenti, , con passaggi corali di grande coinvolgimento. E poi la terra che trema che porta la tradizoje delle sue Pupazze che ballano e che nelle feste locali sprigihnano fuoci di artificio pèer bruciare il male , il gruppo Ma-tru di Amatrice che si scatena nella Saltarella, i poti che improvisano rime al suono del tamburello, la spallata che irrompe. E poi le voci , Reaffaello Simeoni , Eloeoniora Bordonaro con una spenfoda Amara terra , PTRIOZIO trAMPETTI, DELLA Compagnoa Popolare , con un brano di raffaelle Viviani “ adatto a questo tempoi difficilei”,e tuto il Coro con canzoni tradizionli pieni di f0rza timo.E gran fnale, tutti insimr, artosti e pubblico uniti in una grande danza in nome delle terre di tutti,

Aggiunfere Banda

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